Il giardino delle camelie della Lucchesia

Sapevate che in Provincia di Lucca, ed esattamente nel Comune di Capannori, esiste un Camelieto che ospita oltre 1000 varietà di camelie e che è recentemente diventato un “Giardino d’Eccellenza”, onoreficienza di cui possono vantarsi solo altri 39 luoghi al mondo? E che in questa zona esiste un Borgo delle Camelie, formato dai due paesi di Pieve e Sant’Andrea di Compito dove ogni anno a marzo si svolge una manifestazione interamente dedicata a questo armonioso fiore orientale? E che proprio in questo borgo si coltiva e si produce il primo e molto probabilmente unico tè interamente italiano?  E che il luogo dove tutto questo si trova è incastonato in una valle dei Monti Pisani, attraversata dallo scorrere di vie d’acqua e cascatelle e impreziosita di magnifiche ville storiche? No? Ecco, è l’ora di rimediare perché tutto questo dà vita a una sintesi di straordinaria bellezza.

La nostra visita a questo luogo incantevole è stata come un viaggio nel tempo e nello spazio senza muoverci dalla nostra Toscana, di cui abbiamo scoperto un nuovo angolo tutto da vedere. Gli amanti della letteratura ricorderanno “La Signora delle camelie” che Alexandre Dumas scrisse a metà del 1800 ed infatti la camelia era un fiore molto di moda nel XIX secolo, quando dal Giappone conquistò le aristocrazie e le borghesie europee per eleganza, grazia e per il richiamo esotico estremamente in voga ai tempi. E’ proprio in questo periodo, ed esattamente nel 1830, che Angelo e Alessandro Borrini impiantarono a S.Andrea di Compito una grande collezione di camelie che arricchirono via via grazie ai contatti con i più grandi giardinieri di allora. Il fiore trovò nel terreno acido e nel clima fresco della zona l’habitat ideale per crescere e presto tutta l’area, e in particolare i giardini delle residenze di campagna dove i signori di Lucca trascorrevano la villeggiatura, ne venne adornata.

Dopo questo periodo di grande celebrità, il fiore della camelia cadde nell’oblio, forse proprio perché troppo abusato e dunque diventato quasi stucchevole, ma nel Compitese è ancora oggi protagonista.

Proprio a Sant’Andrea di Compito nel 2005 è stato inaugurato un grandissimo camellietum per conservare le antiche camelie precedenti il 1900 e ospitare altre cultivar, che oggi sono circa mille e possono essere ammirate con una breve passeggiata che costeggia il torrente Visona e che poi sale leggermente le pendici dei Monti Pisani. Il Camelieto è aperto tutto l’anno ma ovviamente il periodo migliore per ammirarlo è quello della fioritura, che va da febbraio ad aprile e che vede in marzo il mese di massimo splendore.

E’ proprio distribuita sui primi tre fine settimana di marzo la manifestazione “Antiche Camelie della Lucchesia”, un’iniziativa dedicata alla scoperta del Borgo delle Camelie e delle sue eleganti piante. Un itinerario attraverso le chiese, la torre di avvistamento, i giardini e le ville di Pieve e Sant’Andrea di Compito, in pieno contatto con la natura, con bocci, pistilli e corolle,  e con un paesaggio mai scontato. Basta lasciare la macchina al Frantoio Sociale del Campitese, fare i biglietti per l’evento (6,00€ il prezzo per gli adulti) prendere un bus navetta appositamente messo a disposizione per la manifestazione e poi non resta che passeggiare alla scoperta del Borgo e dei suoi romantici fiori. Una novità del 2017 è che il biglietto include anche l’ingresso al parco della Villa Reale di Marlia, caratterizzato da due viali di camelie all’interno di un giardino di grande richiamo storico e architettonico.

Durante il percorso è possibile visitare anche l’Antica Chiusa Borrini dove un discendente di colui che ha contribuito a impiantare le camelie in questa zona ha dato vita alla prima coltivazione e produzione del tè italiano. Il tè infatti è il prodotto di una varietà di camelia, la Cammellia Sinensis, che ha trovato in questo angolo della Lucchesia il suo microclima ideale. La coltivazione effettuata nella chiusa permette di fare anche 5 raccolte l’anno, tra maggio e luglio, per una produzione di nicchia che ovviamente noi abbiamo voluto provare, comprandoci una confezione di delizioso tè verde.

Tè e camelie ci parlano del Giappone e ad esso ci rimandano. Il legame con questo paese è così forte che nei giorni della manifestazione “Antiche Camelie della Lucchesia”, molti eventi sono dedicati alle tradizioni giapponesi. Noi abbiamo assistito all’affasciante antica cerimonia del tè nel giardino di Villa Orsi, curata in ogni minimo dettaglio da una delegazione giapponese dell’Iroha, l’Associazione Nazionale per lo scambio culturale tra Italia e Giappone. Un momento di assoluta pace e totale bellezza.

Colorati fiori di camelia che ricordano epoche passate, ville monumentali, giardini e angoli verdi, vie d’acqua, ponti e cascate, frantoi e antiche chiese, tutto contribuisce a creare un’atmosfera romantica e d’antan in cui è rilassante e consolante immergersi e perdersi. Deve essere questo ciò che si prova quando si sente parlare del potere della bellezza.

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