Arezzo in due giorni: cosa fare

Forse meno famosa di Siena o di Lucca ma ugualmente bella, Arezzo ha origini etrusche e romane ed è diventata notissima grazie al film “La Vita è Bella” di Roberto Benigni che è stato girato nel suo splendido centro storico. Ecco qualche idea per un weekend o un fuoriporta nella città e nelle quattro vallate (Casentino, Valdarno, Valdichiana e Valtiberina) in cui si divide la sua Provincia. Buon viaggio nella terra che ha dato i natali a Mecenate, Petrarca, Masaccio, Michelangelo, Giorgio Vasari, Piero della Francesca e a tanti altri uomini illustri, nonché alla sottoscritta e a tutta la sua famiglia!

I° giorno – Arezzo città

PIAZZA GRANDE – La visita alla città non può che partire dal suo cuore centrale, la Piazza Grande, una delle più belle d’Italia. Circondata da edifici di epoche differenti che vanno dal Medioevo al Barocco, sui quali spiccano come una corona sul lato nord le Logge del Vasari, ha forma trapezoidale ed è piuttosto inclinata. Qui due volte all’anno, a giugno e a settembre, si celebra la tradizionale Giostra del Saracino che rievoca il passato medievale della città.

CASA DEL PETRARCA – Seguendo proprio il loggiato del Vasari, si esce dalla Piazza per entrare nella parte finale del Corso Italia, l’arteria principale del centro storico: ricca di bei negozi, bar e locali, è la strada che conduce ai principali monumenti turistici e culturali. Incamminandosi in salita verso il Duomo, prima di arrivare alla Cattedrale ci si può fermare alla Casa di Francesco Petrarca. Il poeta, uno dei padri della nostra meravigliosa lingua italiana, nacque infatti ad Arezzo in questo edificio di Via dell’Orto: il palazzo non è più quello originale del Medioevo, ma è stato riedificato nel Cinquecento. Orari di apertura: Sabato, Domenica e festivi dalle 10:30 alle 17:30,  ingresso intero 4 €, ridotto 3 €, gratuito sotto i 6 anni.

DUOMO – Proseguendo sulla destra  si arriva al Duomo, grandioso edificio costruito in arenaria tra il 1200 e il 1500, il cui interno è caratterizzato dalla grande verticalità dello stile gotico. Sopra l’altare maggiore spicca l’Arca di San Donato, una raffinata opera marmorea trecentesca realizzata da vari artisti aretini, senesi e fiorentini e dedicata al Santo Patrono della città.

PIAZZA DELLA LIBERTA’ – A fianco della piazza de Duomo, si apre Piazza della Libertà, dominata dal medievale Palazzo dei Priori, sede del Comune di Arezzo. Costruito nel 1300, possiede una caratteristica torre quadrangolare e una grande loggia a tre ordini.

AFFRESCHI DI PIERO DELLA FRANCESCA – Lasciata Piazza della Libertà,  scendendo verso il basso lungo Via Cesalpino si arriva a Piazza San Francesco dove all’interno dell’omonima Basilica – nella cappella Bacci –  si possono ammirare gli straordinari affreschi della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Non perdeteveli, sono realmente un’opera di valore straordinario. Visitabili solo su prenotazione dal lunedì al venerdì 9-19 (ora legale), 9-18 (ora solare), sabato 9-18 (ora legale), 9 – 17:30 (ora solare) e domenica 13 -18 (ora legale), 13-17:30 (ora solare). La prenotazione e l’acquisto dei biglietti (anche cumulativi per l’ingresso ad altri monumenti cittadini come il museo archeologico e il museo medievale) possono essere fatti online sul sito http://www.pierodellafrancesca-ticketoffice.it

SANTA MARIA DELLA PIEVE– Uscendo dalla chiesa di San Francesco ed andando a destra lungo l’elegante via Cavour, si rientra nel Corso Italia. Girando a sinistra di nuovo in direzione Duomo, sul lato destro del Corso si può ammirare quella che personalmente reputo una delle chiese più belle di tutta la Toscana, Santa Maria della Pieve, che gli aretini chiamano semplicemente “La Pieve”. In stile romanico, con una stupenda facciata a colonnato di cui  fa parte lo straordinario ciclo dei dodici mesi, capolavoro della scultura medievale, è caratterizzata dal Campanile detto delle Cento Buche, per le  numerose bifore che ne alleggeriscono la struttura. All’interno, notevoli sono le opere d’arte medievale, su cui spicca il polittico di Pietro Lorenzetti, raffinato esempio di arte senese in terra aretina.

BOMBOLONI CALDI! Dopo aver camminato tanto, concedetevi un meraviglioso bombolone alla crema del Bar Stefano, sempre sul Corso Italia e a pochi passi in discesa dalla Pieve, sullo stesso lato.  Tutta la pasticceria è stupenda, ma i bomboloni caldi delle 16 sono una vera e propria istituzione cittadina. Non fatevene mancare uno.

ANFITEATRO ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO: chi dopo questa gustosa pausa ha ancora voglia andare in giro,  può fare un salto nel passato  romano della città visitando l’anfiteatro. Situato nella zona meridionale della città, in Via Margaritone 10, fu  realizzato tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C. e poteva contenere fino a 8000 spettatori. Nonostante l’abbandono e i saccheggi subiti nel corso del tempo, sono ancora visibili la platea e parte degli ambulacri. Sulla parte meridionale dell’emiciclo nel Medioevo venne costruito il Monastero di San Bernardo oggi sede del Museo Archelogico, visitabile tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30 (costo 6 € l’intero, 3 € il ridotto, ingresso gratuito per tutti la prima domenica di ogni mese).

UN BELL’ASSAGGIO DI CUCINA ARETINA – Ci sono tantissimi buoni ristoranti ad Arezzo, noi vi segnaliamo qualche opzione che ci piace particolarmente: i palati più raffinati dovrebbero assolutamente provare il Ristorante Logge Vasari in Piaza Grande, dalla location veramente suggestiva sotto il loggiato vasariano. La cucina è ottima, i piatti interamente fatti in casa (anche i cioccolatini). Non è l’opzione più economica, ma l’esperienza vale totalmente il prezzo. Per chi è in cerca qualcosa di più “ruspante” consigliamo, sempre in centro, di imboccare Via Mazzini, una viuzza stretta e in salita vicinissima a Piazza Grande e che si trova con facilità se alla fine di via Cavour si prosegue a diritto, senza quindi camminare sul Corso ma semplicemente attraversandolo. Qui si trova l’Antica Osteria l’Agania, dove si cucina aretinissimo dall’antipasto ai dolci e a prezzi molto buoni.

II° giorno – Un giro in una delle quattro vallate della Provincia

A seguire segnaliamo quelli che a nostro avviso sono i luoghi di punta di ognuna di esse, ben raggiungibili da Arezzo. In Casentino, dove nasce l’Arno, visitate il bel borgo di Poppi, dominato dal Castello dei Conti Guidi, e se siete amanti della natura, programmate una camminata nello splendido Parco delle Foreste Casentinesi, una riserva naturale ricchissima di fauna, flora, paesaggi meravigliosi e tante inziative che potete conoscere in dettaglio seguendo questo link http://www.parcoforestecasentinesi.it/

In Valtiberina, percorsa dal primo tratto del fiume Tevere, splendido è il borgo medievale di Anghiari, così ben conservato che quando lo si vede sbucare si stenta persino a credere che sia vero! Sulle sue piazzette e i suoi vicoli stretti si aprono le botteghe degli antiquari e dei restauratori che tramandano il fascino di arti e sapienze antiche. Un altro luogo da non perdere è il piccolo paese di Monterchi,  dove è conservato il meraviglioso affresco della Madonna del Parto di Piero della Francesca. Incredibile che un gioiello pittorico di tale importanza sia ancora oggi conservato in un piccolo borgo, ma proprio questo è il fascino della Toscana! Orari di apertura  9:00-13:00 / 14:00-17:00. Chiuso il martedì nel periodo tra Novembre e Marzo, aperto tutti i giorni da Aprile ad Ottobre con l’orario 9:00-13:00 / 14:00-19:00. Chiuso  il 25 dicembre.  Ingresso intero € 5,50 , ridotto € 4,00. Gratuito per le donne in dolce attesa.

In Valdichiana, non potete perdervi la magnifica città di Cortona, un vero e proprio gioiello dal valore inestimabile. Anch’essa di origini etrusche, ben documentate dai vari resti archeologici visitabili sul suo territorio e dal prestigioso Museo Etrusco MAEC, ha un suggestivo centro storico medievale dove è incantevole passeggiare, fare un spuntino (cliccate qui per un nostro suggerimento), intrattenersi a cena (qui potete leggere un nostro consiglio) e godere di un meraviglioso panorama che si spinge fino al Lago Trasimeno nella vicina Umbria.

Infine per quanto riguarda il Valdarno io non posso che consigliare la mia terra, la Valdambra, e un giro tra i suoi borghi e castelli medievali. Piccola e boscosa valle che dal letto del fiume Arno conduce a Siena, si estende proprio sul confine tra la la provincia aretina e quella senese (e da qui il mio amore appassionato per entrambi questi territori, di cui il primo mi ha dato la vita e tuttora la casa, il secondo gli studi e il lavoro).  L’itinerario tra i colli e i borghi d’Ambra parte da Bucine, capoluogo della valle, e porta  prima alla Torre di Galatrona (cliccare qui per il post completo), poi al Castello di Cennina, al Borgo di Duddova dove potrete fare una bella merenda nella piccola vineria che si affaccia sulla strada con dei tavoli anche all’ aperto, poi ad Ambra, dove consiglio vivamente di gustare un bello spritz seduti al bar della Piazza, la più bella della zona,  a  Montebenichi, delizioso paesino con una piazzetta e una cisterna medievale meravigliosamente conservate, infine ai borghi di Sogna e di Rapale e all’Abbazia di Badia a Ruoti. Il paesaggio adesso è rigoglioso, il verde intenso dei boschi abbraccia la pietra dei paesini, delle torri e dei castelli, e ogni borgo regala delle vedute da cartolina.

Chi ha più di due giorni a disposizione può ovviamente seguire tutte queste idee, per portare poi a casa il ricordo della bellezza, dell’armonia e della grande varietà paesaggistica che sa offrire la terra aretina, con il suo capoluogo e le sue splendide quattro vallate.

 

The Province of Arezzo

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