Tutti sanno che la Toscana eccelle nel mondo per i suoi magnifici vini, che anche noi adoriamo. Allo stesso tempo abbiamo anche la passione per le birre, in particolare per quelle artigianali. Non siamo degli esperti titolati, però il mondo dei birrifici e dei mastri birrai ci affascina moltissimo, perché si entra in contatto con delle piccole realtà che svolgono il loro lavoro con grande devozione, passione e una bella dose di personalità che si riflette nelle birre prodotte, ognuna delle quali porta in sé il segno distintivo del birrificio e del territorio da cui proviene.
Nel corso delle nostre scorribande per la Toscana abbiamo già visitato sia il Birrificio San Quirico in Val d’Orcia (qui il post completo) che il Birrificio Cortonese a Cortona (ecco qui la nostra recensione), e ci prefiggiamo di andarne a trovare molti altri ancora. Proprio nell’intento di conoscere direttamente le tante produzioni di birra artiginale fatte nei vari territori della Toscana, ieri siamo andati al Centro Affari di Arezzo, per fare un giro al Tuscany-Beer, rassegna dedicata alla birre artigianali all’interno dell’evento Superfood.
Lo spazio dedicato alle birre artigianali ospitava birrifici e mastri birrai provenienti sia dalla Toscana che da altre parti d’Italia. Noi abbiamo preso parte al Girobirra, un tour con 5 assaggi di birre agli stand di altrettanti produttori, magistralmente guidato dall’organizzatore dell’evento. Nel corso di questo bel giretto di degustazione, abbiamo assaggiato le birre di due Birrifici toscani che segnaliamo e che si aggiungono alla nostra lista di birre personalmente assaggiate (e che vi consigliamo):
1) Da Montevarchi- la città del nostro fotografo Marco, montevarchino DOC – il Birrificio Valdarno Superiore ci ha presentato le tre birre prodotte con aromi e gusti ispirati ad una forte territorialità. La Birra Maius III (chiamata così perché fatta il 3 maggio) è una Ale che ha in sé le spezie (cioè il drogo) del mitico Stufato alla Sangiovannese, antica ricetta medievale che rappresenta un pezzo da novanta tra le tipicità del territorio del Valdarno; la Pratomagno è invece una Strong Ale con la presenza del timo e della melissa raccolti proprio sul crinale dell’omonima montagna che separa il Valdarno dal Casentino; infine la Cetica è una Strong Ale dove il grado alcolico (7%) è raggiunto grazie all’utilizzo della patata rossa di Cetica, coltivata proprio in questo piccolo paese del Casentino. Tutte le informazioni dettagliate sulle birre potete leggerle sul sito del birrificio http://www.birrificiovaldarnosuperiore.it/le-birre/ e per i vostri acquisti, potete recarvi – oltre che ai vari eventi segnalati sul sito a cui partecipa direttamente il Birrificio- in tanti locali del Valdarno tra cui (lista non esaustiva) il Cafè la Gare a Montevarchi, l’Enoteca Papposileno a Cavriglia, il Caffè Piansa all’uscita dell’Autostrada A1 a Terranuova Bracciolini.
2) da Montelupo Fiorentino, la città capitale della Ceramica, il Birrificio Montelupo ci ha fatto assaggiare una birra veramente da WOW: la Re Tartù, che come è intuibile dal nome, ha forti sentori tartufati. La birra è una Ale di 5 gradi, che all’olfatto e al gusto presenta una importante presenza di tartufo, ma è assolutamente piacevole e assolutamente bevibile (non sembra, insomma, di stare bevendo un sugo per la pasta). Il birrificio produce ben 10 tipologie di birra (ale, strong ale, stout, barley wine con varie caratteristiche) che possono essere acquistate in molti locali di Montelupo. Quindi se passare dalla bella città della Ceramica, non perdetevele! Qui il sito del birrificio http://birrificiomontelupo.webnode.it/
Via via che visiteremo altri birrifici e assaggeremo le loro birre, aggiorneremo questo elenco per darvi tutti i riferimenti per un bel giro in Toscana non solo all’insegna del vino. D’altronde, come diceva Martin Lutero da buon tedesco “vinum est donatio Dei, cervisia traditio humana” (se il vino è un dono di Dio, la birra è una tradizione dell’uomo). E a noi le tradizioni garbano parecchio!
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