Due passi nel Medioevo tra le antiche Abbazie toscane

Un viaggio tra i misteri e le leggende del Medioevo su e giù per le belle colline tra Firenze, Arezzo e Siena. Un itinerario da percorrere per intero nel corso di un weekend, o tappa per tappa, in singoli fuoriporta.

La Toscana è famosa in tutto il mondo per essere stata la Culla del Rinascimento, ma anche in epoca precendente il territorio toscano è stato impreziosito da bellezze artistiche suggestive e capaci di affascinare profondamente ancora oggi. Il Medioevo, un tempo che viene considerato normalmente buio ed arcano, fu invece fervido e ricco di bellezza in tutto il territorio anche grazie all’architettura religiosa romanica e gotica.

Noi abbiamo fatto due passi tra i misteri, le leggende, la fede e le suggestioni di quel lontano periodo grazie alla visita delle meravigliose abbazie fondate tra le province di Firenze, Arezzo e Siena  tra il IX e il X secolo, fiorite e diventate potentissime nell’XI e XII secolo, cadute in un lento ma inesorabile declino a partire dalla fine del XIII secolo, proprio quando i primi germogli di una nuova epoca iniziavano a manifestarsi nella civiltà comunale, e poi riportate al loro antico splendore nel corso del Novecento.

In Provincia di Firenze, sulla pendici del Massiccio del Pratomagno, l’Abbazia di Vallombrosa si apre in una suggestiva foresta di abeti bianchi, faggi e castagni: un luogo di pace e tranquillità meraviglioso in ogni stagione e che in estate offre un’oasi di fresco al riparo dal gran caldo della Toscana centrale. Per il post completo cliccare qui.

In Provincia di Arezzo, vicino a Cortona, sorge l’Abbazia di Farneta, che ha una storia antichissima e particolare, e una cripta dal fascino mozzafiato, ricca di reperti archeologici del periodo romano. Per il post completo cliccare qui

Spostandosi verso la Valdambra, sulla strada che collega il Valdarno Aretino con Siena, si può ammirare la bella Abbazia di Badia a Ruoti, nel Comune di Bucine (AR), che sorge al centro di un piccolo borgo rurale e che nel passato è stata molto potente, fino ad aver rappresentato per anni la sede del Vescovo di Montepulciano. L’Abbazia è aperta da maggio a settembre il sabato e nei giorni festivi dalle 16:00 alle 18:00, e negli altri mesi su prenotazione con almeno un giorno in anticipo ai seguenti numeri: 055-998021 e 338 5929912 (Camilla), 055 998168 e 339 2447023 (Claudio), 055 9910214 e 340 5436169 (Andrea).

Badia a Ruoti

Badia a Ruoti

Proseguendo verso Siena lungo la strada SP 540 che collega la Val d’Ambra alla Colonna del Grillo e svoltando a destra al cartello indicante Badia d’Ombrone si può raggiungere, dopo circa 800 mt. di strada a sterro, la stupenda Abbadia a Monastero, nel Comune di Castelnuovo Berardenga (SI). Oltre all’edificio, favoloso  è il prato che lo circonda, su cui ci si può sedere e fare anche un bel pic-nic (noi lo abbiamo fatto proprio il giorno di Pasquetta) in un’atmosfera di altri tempi.

Abbadia a Monastero

Abbadia a Monastero

Spostandosi verso Siena e proseguendo sulla superstrada per Grosseto, se si esce a San Lorenzo a Merse, si arriva a San Galgano, la suggestiva abbazia senza tetto, vicino alla quale l’Eremo di Montesiepi ospita una versione toscana della leggendaria spada nella Roccia. Per saperne di più su questo luogo magico e leggendario, cliccare qui.

Un’altra idea è quella di avventurarsi tra le meravigliose Crete Senesi, tra i Comuni di Asciano e Buonconvento. Qui si trova l’Abbazia di Monteoliveto Maggiore, incastonata tra i tipici calanchi delle Crete, in un paesaggio magnifico.  Per il post completo della visita, cliccare qui.

Proseguendo per Buonconvento e poi ancora per Montalcino e la vetta del Monte Amiata, si arriva a  quella che a nostro avviso è la più bella e affascinante delle Abbazie toscane: quella di Sant’Antimo. Potete cliccare qui per leggerne il relativo post, in cui abbiamo provato a descrivere le emozioni e le suggestioni che infonde, ma sinceramente poco può la parola di fronte a questo luogo mistico. Il consiglio è innanzitutto quello di andarci, ma anche di lasciarla per ultima se intendete visitarne diverse. E’ talmente straordinaria che potrebbe oscurare il fascino delle altre, tutte belle e tutte meritevoli di una visita per un viaggio nel magico Medioevo.

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