Siena

10 cose da fare a Siena in primavera ed estate

Nel corso dei mesi primaverili ed estivi, quando le giornate sono più assolate e lunghe, Siena e dintorni offrono ai visitatori molte opportunità per vivere esperienze culturali, artistiche, gastronomiche e paesaggistiche. Non è certo un caso che Siena e provincia siano una delle mete toscane più amate da turisti italiani e stranieri (in particolare statunitensi, tedeschi e francesi); i dati del resto parlano chiaro: ogni anno Siena e la sua provincia accolgono più di 2 milioni di visitatori.

Per quanto Siena possa essere visitata in qualsiasi periodo dell’anno, in quello che va aprile fino alla fine della stagione estiva, inclusi quindi i mesi del celeberrimo Palio di Siena (che si corre ogni anno il 2 luglio e il 16 agosto), la città si rivela in tutto il suo splendore.

Per chi sta valutando la possibilità di una gita in questa magnifica località toscana e magari sta cercando in Siena e dintorni cosa vedere, ecco una lista in 10 punti che può facilitargli il compito.

1. Visitare il Palazzo Pubblico e salire alla Torre del Mangia

Nella lista di cosa vedere a Siena non si può non menzionare per prima Piazza del Campo, la “conchiglia” più famosa al mondo sulla quale si affacciano il Palazzo Comunale e la Torre del Mangia, alta ben 102 metri. Dalla cima della torre si può ammirare un panorama straordinario sulla città e sul paesaggio circostante. Il Palazzo Comunale, altrimenti noto come Palazzo Pubblico, ospita il Museo Civico, che conserva capolavori come l’Allegoria del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti. Da notare che questo palazzo, la cui costruzione iniziò nel 1297 per volere del Governo dei Nove, è considerato uno degli esempi più significativi di architettura gotica civile del periodo medievale. Per informazioni sulle visite cliccare qui.

Notevole è anche la Torre del Mangia, la cui costruzione risale al XIV sec. Deve il suo nome al campanaro Giovanni di Balduccio, noto in città per essere un grande sperperatore di denaro, cosa che gli valse il soprannome di “Mangiaguadagni” abbreviato spesso in “Mangia”.

2. Visitare il Duomo in tutta la sua completezza

Nella lista di cosa fare a Siena non può certo mancare la visita alla Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta, più comunemente nota come Duomo di Siena; stiamo infatti parlando di uno dei più significativi edifici di culto del nostro Paese, un magnifico esempio di architettura in stile romanico-gotico italiano.

Il Duomo di Siena merita una visita di per sé, ma da alcuni anni il tour è stato arricchito con la possibilità di accedere ai locali posti al di sopra delle volte stellate del soffitto, per ammirare suggestivi panorami sia dentro che fuori il Duomo. Per inciso, chi decide di effettuare la visita, avrà in omaggio la “Roof Map”, un utile strumento per la visita che diventerà poi un gadget da portare a casa e disponibile in varie lingue, ovvero italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo. Il tour è attualmente riservato a gruppi di massimo 18 persone che si tengono, quasi tutto l’anno, dal lunedì al sabato dalle 10:30 alle 18:00, ogni 30 minuti, e la domenica dalle 14:00 alle 18:00, sempre ogni 30 minuti.

In determinati periodi dell’anno è anche possibile ammirare il Pavimento del Duomo, “il più bello, grande e magnifico che mai fusse stato fatto”, come lo definì a suo tempo Giorgio Vasari. Per buona parte dell’anno, dei lastroni di legno coprono questo capolavoro in marmo per proteggerlo dal calpestio dei tanti visitatori che ogni giorno entrano nella cattedrale, ma in alcuni mesi viene effettuata la scopertura. Per l’anno 2025 i periodi sono i seguenti: dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 15 ottobre 2025. Vedere questa meraviglia marmorea sarà un’esperienza indimenticabile.

3. Visitare il Complesso Museale di Santa Maria della Scala

Sorto sulla via Francigena, proprio di fronte al Duomo, il complesso Santa Maria della Scala costituì uno dei primi esempi europei di ricovero e ospedale, con una propria organizzazione autonoma e articolata per accogliere i pellegrini e sostenere i poveri e i fanciulli abbandonati.

A seguito di lasciti e donazioni, tra la fine del Duecento e i primi del Trecento, l’ospedale iniziò a suddividere e organizzare il proprio patrimonio terriero in vaste aziende agrarie denominate “grance”, sparse in tutto il territorio senese.  Il Santa Maria ebbe un ruolo molto importante anche in ambito culturale e artistico.

Oggi, oltre ai numerosi e prestigiosi ambienti monumentali che ne costituiscono il cuore e nei quali è possibile ammirare il prezioso e vasto patrimonio artistico (i meravigliosi e imperdibili affreschi del Pellegrinaio, la Cappella del Manto, la Sagrestia Vecchia, la Cappella della Madonna, la Chiesa della Santissima Annunziata, gli oratori di Santa Caterina della Notte e di Santa Maria sotto le Volte), sono aperti al pubblico anche il Museo Archeologico ospitato nei suggestivi cunicoli; il Museo d’Arte per Bambini; la Biblioteca e Fototeca d’Arte di Giuliano Briganti ecc. Qui maggiori informazioni sugli orari e i biglietti.

4. Ammirare i capolavori della Pinacoteca Nazionale

La Pinacoteca Nazionale di Siena è uno dei più importanti musei italiani ed è una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte. Tra le altre cose è celebre perché espone la più completa collezione di “fondi oro” del Trecento e Quattrocento senese.

La Pinacoteca si trova nel cuore del centro storico della città, a pochi passi dal Duomo e da Piazza del Campo. Vi si possono ammirare i capolavori di Duccio di Buoninsegna, di Simone Martini, dei Lorenzetti, del Sassetta ecc. Per informazioni su orari e ingressi si può visitare il sito Internet ufficiale: https://www.pinacotecanazionalesiena.it/.

5. Passeggiare senza meta precisa nel centro storico

Il centro storico di Siena, patrimonio UNESCO dal 1995, conserva un’atmosfera medievale intatta. Passeggiando senza una meta precisa tra vicoli, salite e piazze, si possono ammirare palazzi storici, fontane, chiese e scorci affascinanti. Alla fine della passeggiata, concedersi una sosta in Piazza del Campo per contemplare la Fonte Gaia e la vita cittadina è un modo per respirare la vera essenza della città.

6. Fare un viaggio tra i vini d’Italia all’Enoteca Italiana Siena

La bellissima Fortezza Medicea ospita l’Enoteca Italiana Siena, un luogo sui generis in Italia. La vasta esposizione dei principali vini DOCG, DOC e IGT prodotti nel nostro Paese rappresenta un significativo spaccato della produzione vitivinicola italiana.

L’Enoteca Italiana Siena espone soltanto le bottiglie selezionate da una commissione di esperti e degustate anonimamente prima dell’ammissione.

Questo luogo rappresenta una tappa interessante per chi desidera approfondire l’enogastronomia locale durante un soggiorno a Siena e dintorni. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito ufficiale.

7. Concedersi un ottimo caffè alla Torrefazione Fiorella

Nel cuore del centro storico, in Via di Città al numero 13, si trova la Torrefazione Fiorella, storica caffetteria perfetta per una pausa di qualità. L’atmosfera autentica e il profumo inconfondibile del caffè appena tostato rendono ogni sosta speciale, soprattutto se accompagnata da una dolce colazione. A questo localino è dedicato un post completo che potete leggere qui.

8. Concedersi un buon gelato nelle vie del centro

Vi sono diverse gelaterie a Siena dove è possibile acquistare un ottimo gelato da gustare seduti in Piazza del Campo o in giro per le viuzze cittadine. In Via Banchi di Sopra, una delle più centrali della città e a due passi dalla Piazza, si trova la gelateria della famosa catena GROM, mentre in Via di Città c’è la celebre cioccolateria Venchi, che produce anche ottimo gelato.

Se volete qualcosa di diverso, molto buono è il gelato di Kopakabana in Via dei Rossi, sempre in centro ma in una via un po’ fuori dalle rotte turistiche. Hanno tantissimi gusti, alcuni anche molto originali (come quello al pan pepato), le porzioni sono abbondanti e i prezzi equi. Da ricordare anche la Vecchia Latteria in Via San Pietro, davanti alla Pinacoteca Nazionale, proprio dove anni fa si trovava una vera latteria, che vendeva latte e panna freschi. Laboratorio a vista, personale gentile, scelta non troppo ampia, ma di assoluta qualità.

9. Comprare degli ottimi Ricciarelli e uno squisito Panforte

Sarebbe un peccato lasciare Siena senza aver provato o comunque acquistato i ricciarelli e il panforte, veri e propri simboli gastronomici della città.

I ricciarelli sono un dolce a base di mandorle, zucchero e albume d’uovo, mentre il panforte è un dolce tipico natalizio con mandorle, scorze di agrumi candite, farina, miele, spezie. Per inciso, nel maggio del 2013 il Panforte di Siena ha ottenuto la certificazione IGP. In questo post vi sono alcuni indirizzi raccomandati.

Nei mesi autunnali si aggiunge anche il Pan co’ Santi, tradizionalmente preparato prima della festa di Ognissanti e che combina la dolcezza dell’uva passa con il sapore piccante delle spezie, in particolare del pepe.

10. Concludere la giornata con una cena alla Taverna di San Giuseppe

Tra i ristoranti più apprezzati del centro, la Taverna di San Giuseppe merita una menzione speciale. Situata in un affascinante fondo del XII secolo scavato nel tufo, offre un ambiente unico dove gustare i piatti tipici della cucina senese e toscana. Si trova Via Dupré, che si imbocca da Piazza del Campo (guardando il Palazzo Pubblico, è la via che si apre immediatamente alla sua destra).

I dintorni

Anche nei dintorni di Siena non mancano le meraviglie. Si possono a tal proposito ricordare borghi incantevoli come Murlo, San Gimignano, Monteriggioni, Pienza, Montalcino, Montepulciano e San Gusmè. Sono tutte località raggiungibili nel giro di un’ora o poco più e ne vale davvero la pena, soprattutto se si hanno alcuni giorni a disposizione.

Una senese illustre: S. Caterina da Siena

Prima di chiudere la rassegna delle cose da fare e da vedere, vale la pena di ricordare una delle sue più note e illustri cittadine: S. Caterina da Siena, religiosa, teologa e filosofa.

Caterina di Jacopo di Benincasa, universalmente nota come Caterina da Siena, è nata in questa città il 25 marzo 1347. Nel 1461, dopo circa ottant’anni dalla sua morte (29 aprile 1380), fu proclamata santa da Pio II e dottore della Chiesa da Paolo VI nel 1970. Nel 1866 è stata dichiarata patrona di Roma da papa Pio IX, mentre nel 1939 fu proclamata patrona d’Italia, insieme a San Francesco d’Assisi, da papa Pio XII. Infine, nel 1999, è stata dichiarata compatrona d’Europa da papa Giovanni Paolo II.

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