Firenze

Tra le colline di Reggello, alla scoperta delle Pievi matildine

Il territorio del comune di Reggello, appartenente alla città metropolitana di Firenze, offre molte possibilità di escursioni e un ottimo periodo è sicuramente quello autunnale, quando il paesaggio si caratterizza per i suoi colori caldi e le temperature sono ancora molto piacevoli per chi vuole trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta.

Tra le tante possibilità, una molto suggestiva è quella di andare alla scoperta delle Pievi romaniche fondate nel Medioevo per volontà della Contessa Matilde di Canossa e per questo motivo sono anche note come “Pievi matildine”.

Tra l’XI e il XII secolo, Matilde di Canossa, altrimenti nota come Matilde di Toscana, figura centrale della politica e della religione dell’epoca, estese il proprio controllo su un vasto territorio che comprendeva anche tutto l’Appennino tosco-emiliano. Profondamente devota e alleata del Papato, la contessa fece edificare numerose chiese, lasciando un’impronta duratura nel patrimonio architettonico e spirituale della zona.

La Pieve di San Pietro a Cascia

Tra le diverse Pievi matildine che si trovano nel comune di Reggello, una delle più note è la Pieve di San Pietro a Cascia, ubicata lungo la strada che collega Figline Valdarno a Reggello. L’edificio domina la piazza centrale del paese con un imponente portico – peraltro l’unico dell’area a conservare la struttura originaria – e una torre campanaria che si erge accanto alla chiesa.

Nella zona absidale della pieve si trova il Museo di Arte Sacra di Cascia (noto anche come Museo Masaccio), che ospita un capolavoro del primo Rinascimento: il Trittico di San Giovenale di Masaccio, datato 23 aprile 1422. Quest’opera giovanile del celebre pittore di San Giovanni Valdarno, riscoperta nel 1961 nella chiesetta di San Giovenale, rappresenta uno degli esempi più significativi dell’arte toscana del Quattrocento. La sua presenza a Cascia di Reggello testimonia come il patrimonio culturale della Toscana si estenda ben oltre i grandi musei delle città d’arte, raggiungendo anche i borghi e le località magari meno conosciute.

Le Pievi matildine di Sant’Agata ad Arfoli e Pitiana

L’itinerario prosegue in direzione Donnini, frazione del comune di Reggello, dove si trovano altre due Pievi romaniche di epoca matildina.

La Pieve di Sant’Agata ad Arfoli si distingue per la sua posizione panoramica, affacciata su una terrazza naturale che offre una vista spettacolare sulla valle dell’Arno e sui Monti del Chianti. La chiesa custodisce diverse opere d’arte fra cui si ricordano una lastra tombale della famiglia Ardimanni datata 1126 e un frammento di ambone risalente all’VIII secolo.

Poco distante si trova la Pieve di Pitiana, inserita in un contesto che comprende anche un’antica villa, oggi in stato di abbandono. La chiesa, invece, è ben conservata e si caratterizza per le linee austere e armoniose dello stile romanico, con il tipico portico che ne impreziosisce la facciata. Al suo interno si trovano due dipinti di Ridolfo del Ghirlandaio (XVI secolo). È meraviglioso il panorama sulla vallata.

Esperienze e tappe consigliate

L’itinerario tra le Pievi può essere comodamente completato in un solo pomeriggio. Per chi dispone di più tempo, è consigliabile proseguire verso il massiccio del Pratomagno, dove si trovano l’Abbazia di Vallombrosa – uno dei principali complessi monastici dell’Appennino – e la Foresta di Sant’Antonio, ideale per escursioni e trekking nella natura. In alternativa si può anche visitare il centro di Reggello e fare una sosta presso il “Caffè della Foffa” per un aperitivo, una cioccolata calda o un tè accompagnato da un delizioso dolce.

Da Reggello ci si può anche recare nel capoluogo toscano: il viaggio da Reggello a Firenze richiede circa 50 minuti in condizioni di normale traffico.

A chi fosse interessato allo shopping di lusso, si può consigliare il famoso Reggello outlet (per l’esattezza The Mall Firenze): si deve uscire al casello autostradale Incisa Reggello e proseguire sulla destra in direzione Pontassieve fino a raggiungere Leccio. L’outlet si trova sulla sinistra appena superato il centro del paese.

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