Le tradizioni della Befana in Toscana

Arriva l’Epifania e tutte le feste le porta via. Sin dai tempi della scuola questo detto mi porta una gran tristezza perché ricorda che vacanze, abbuffate, cene e brindisi sono finiti ed è tempo di riporrre nelle scatole gli addobbi e lucine che ci hanno fatto compagnia da dicembre. Io adoro il periodo natalizio ed ancora oggi il 6 di gennaio mi rende piuttosto malinconica. Visto che però per carattere sono abituata a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, trovo che anche questa ultima festa offra tante occasioni per divertirsi e godersi al meglio l’arrivo della Befana in Toscana.

DOLCI TIPICI

La prima cosa che mi viene in mente pensando a questo giorno è un prodotto tipico del Valdarno Superiore, la zona tra Arezzo e Firenze che si estende lungo il fiume Arno: in tutti i paesi della vallata e anche della limitrofa Valdambra, la valle dove vivo e che collega il Valdarno al territorio senese, arrivano la Fantoccia e il Cavallino della Befana, dolci di pastafrolla ricoperti di cioccolatini, codette e confetti che insieme alla classica calza vengono regalati ai bambini. Generalmente la Fantoccia, che ha la forma di una Befana, è donata alle bimbe, ed il Cavallino ai maschietti. Io e mio fratello, nonostante non siamo più bambini da un pezzo, riceviamo ancora la fantoccina e il cavallino da parte dei nostri genitori. Ogni anno non vedo l’ora di farci colazione, se me ne regalassero venti, sono sicura che le farei fuori tutte in pochissimo tempo.

Tutte le pasticcerie della zona vendono questi due dolci, ma sono ancora tante le mamme, e soprattutto le nonne, che li preparano in casa per i loro bambini. Sono dei dolci semplicissimi di pasta frolla, colorati e deliziosi, quindi se avete occasione di passare per il Valdarno nella settimana antecedente all’Epifania, comprate un cavallino o una fantoccia ai vostri bimbi (o anche per voi). Ne rimarrete entusiasti!

Fantoccia

EVENTI

Il treno della Befana: Firenze -San Piero a Sieve

Perché non raggiungere la bella valle del Mugello a bordo del Treno della Befana? Venerdè 6 gennaio 2017 infatti partirà dalla Stazione Santa Maria Novella di Firenze un fantastico TRENO A VAPORE che, via Pontassieve, raggiungerà San Piero a Sieve. Nel tragitto la Befana distribuirà le calze ai bambini e all’arrivo a destinazione i passeggeri saranno ricevuti con un piccolo rinfresco e animazione per tutti. L’escursione in treno durerà l’intera mattinata, con partenza da Firenze alle 9:07, arrivo alle 11:05 e ripartenza da San Piero a Sieve alle 13:00 con rientro a Firenze alle 14:30. Il costo del biglietto a/r è di 21 € per adulti e bambini oltre i 2 anni ma ci sono vari pacchetti famiglia di cui approfittare e che trovate in dettaglio cliccando qui.  Se siete interessati affrettatevi perché la vendita dei biglietti chiude il 27 dicembre 2016.

Le Befanate del Monte Amiata

Sul Monte Amiata, sia sul versante senese che su quello grossetano, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio vanno in scena le Befanate: uomini e ragazzi, detti befanotti, befani o befanai, si travestono con abiti laceri e i volti coperti di fuliggine e girano per le strade dei paesi intonando i canti della questua, cioè della richiesta di beni e offerte materiali agli abitanti dei borghi. Questi spettacoli popolari hanno origini molto antiche e mescolano la tradizione cristiana dell’Epifania con antichi riti pagani della fertitilità. Tra le più note Befanate, quelle del Seragiolo, nel comune di Piancastagnaio (SI), a Marroneto, Bagnore, Selva e Bagnolo, nel Comune di Santa Fiora (GR) e Selvena nel comune di Castell’Azzara (GR).

I canti e le questue della Befana in Casentino

 Anche nella valle del Casentino (Arezzo), tra le foreste che ammantano i crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano e il parco che si estende a cavallo tra le due regioni, le tradizioni legate alla Befana si perdono nella notte dei tempi. In particolare, la ritualità prende la forma di una questua itinerante, fatta da gruppi di persone travestite che  si aggirano tra i borghi cantando e portando i loro auspici per il nuovo anno appena iniziato, all’insegna dei valori dell’accoglienza e della solidarietà.  Qui una lista dei vari eventi:

  • A Bibbiena il 2,3, 4 e 5 Gennaio 2017 questa itinerante con il Carro della Befana  che accoglie i suonatori. Anche a Soci, una piccola frazione  di Bibbiena, la sera del 5 gennaio arrivierà il Carro della Befana e alle 22:00 ci sarà un grande falò finale in piazza.  
  • Nel piccolo villaggio montano di Badia Prataglia (AR) la notte del 5 gennaio  i bambini canteranno la tradizionale “Cenavecchia” nelle case e in tutti gli alberghi del paese dove saranno raccontate storie fantastiche sulla Befana.  Soggiornare a Badia Prataglia in questi giorni è un’ottima idea per partecipare anche alle attività invernali dello spendido Parco delle Foreste Casentinesi, come le ciaspolate sulla neve (qui la nostra esperienza e tutti gli eventi in programma).
  • A Chitignano il 5 gennaio la questua itinerante dei bambini andrà di casa in casa per l’intera giornata.
  • Sul massiccio del Pratmagno il 6 gennaio nel borgo montano di Cetica scenderanno per le strade i Vecchioni, un tradizionale gruppo di personaggi mascherati che, accompagnati da canti e musica, girano di porta in porta per la tradizionale questua e per festeggiare l’anno appena iniziato. Una buona occasione per visitare questo grazioso borgo, i ruderi del suo castello e del mulino ad acqua, il ponte medievale recentemente restaurato, il Museo del Carbonaio, antico mestiere molto diffuso sulle montagne toscane, ed assaggiare i suoi prodotti tipici tra cui la saporita Patata Rossa e gli eccellenti funghi porcini. Per maggiori informazioni cliccare qui 

Buon divertimento e buona Befana! Al ritorno alla normalità ci penseremo a festa finita.

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