Il Giardino dei Tarocchi è uno dei luoghi più particolari e affascinanti della Toscana, si trova a Capalbio, in provincia di Grosseto, ed ogni anno, attira migliaia di visitatori incuriositi dalle opere di Niki de Saint Phalle. Durante il percorso è possibile ammirare specchi, vetri colorati, ceramiche e sculture ispirate agli arcani maggiori dai tarocchi. Un percorso di arte contemporanea, spiritualità e natura.
La storia del Giardino dei Tarocchi e il legame con Niki de Saint Phalle
Il Giardino dei Tarocchi di Capalbio nacque negli anni ’70 da un’intuizione di Niki de Saint Phalle, avuta dopo aver visitato il Parque Güell di Gaudí a Barcellona. L’artista ne rimase affascinato per la libertà creativa dell’architettura organica, e così decise di creare un parco in grado di restituire la stessa sensazione di stupore.
Scelte Garavicchio, vicino a Capalbio, dove trovò un terreno immerso nella macchia mediterranea, un contesto adatto a ospitare il villaggio dei tarocchi.
I lavori ebbero inizio nel 1979 e proseguirono per 20 anni, furono coinvolti artigiani, architetti e assistenti che aiutarono Niki a rendere realtà la sua visione. Ogni scultura fu ispirata a un arcano maggiore: giganti colorati, abitabili, rivestiti da un mosaico di specchi e maioliche.
Tra le opere più iconiche c’è la Casa dell’Imperatrice, una scultura abitabile, per anni, diventata la residenza dell’artista durante la costruzione del parco. Il Parco dei Tarocchi è una sorta di autobiografia tridimensionale, un viaggio nelle sue paure, speranze, intuizioni e nei simboli che hanno segnato la sua vita. L’obiettivo di Niki era creare un luogo spirituale, estetico e simbolico, e ci riuscì, perché questo luogo non somiglia a nessun’altra attrazione ed offre un’esperienza immersiva che cambia in base all’ora del giorno, alla luce e allo stato emotivo di chi lo visita.
Oggi il Giardino è gestito dalla Fondazione creata dall’artista stessa, che ne preserva l’identità e controlla ogni intervento di restauro, mantenendo intatta la filosofia originale: nulla deve tradire l’impronta autentica di Niki de Saint Phalle.
Cosa vedere nel Parco dei Tarocchi: il percorso tra Arcani Maggiori, simboli e colori
Le sculture sono immense, accolgono il visitatore in un percorso che alterna immagini giocose, figure misteriose e simboli che richiamano la tradizione dei tarocchi. Molti arrivano qui attratti dalle fotografie che circolano online, ma scoprire il parco dal vivo è molto diverso, il gioco di luci sugli specchi, i riflessi, il rumore del vento tra le sculture creano una dimensione quasi sospesa.
Il tragitto non segue un ordine preciso, ci si muove liberamente tra opere come La Papessa, Il Sole, La Ruota della Fortuna, La Giustizia, La Temperanza, ciascuna con un linguaggio narrativo diverso. Alcune sculture sono percorribili all’interno, altre invitano a guardare dettagli nascosti nei mosaici, altre ancora colpiscono per la forza simbolica delle pose.
Durante la visita al Giardino dei Tarocchi, è facile perdersi nel contrasto tra il paesaggio mediterraneo e le forme surreali delle sculture. Le giornate più luminose rendono i mosaici ancora più vividi, mentre nelle ore vicine al tramonto il parco assume un’atmosfera intima e suggestiva. Gli appassionati di fotografia trovano in ogni angolo una composizione perfetta, non a caso, molte immagini virali provengono proprio da questi giochi di luce.
Come visitare il Giardino dei Tarocchi: orari, biglietti e consigli utili
Il Giardino dei Tarocchi è aperto dal 1° aprile al 15 ottobre, tutti i giorni dalle 14:30 alle 19:30. Il costo del biglietto intero è di circa €15,00, quello ridotto €10 per i ragazzi dai 7 ai 22 anni, e per gli over 65 residenti a Capalbio.
In alta stagione il parco è molto visitato, quindi conviene arrivare presto o scegliere la fascia del tardo pomeriggio. L’ingresso è contingentato per preservare la qualità dell’esperienza e rispettare l’ambiente; quindi, è consigliabile acquistare il biglietto online sul sito ufficiale del Giardino dei Tarocchi, soprattutto nei weekend.
L’accesso avviene attraverso un portale realizzato da Jean Tinguely, marito di Niki e artista di rilievo, un modo simbolico per ricordare che il giardino è frutto di una collaborazione lunga anni. Il percorso non è particolarmente impegnativo, ma ci sono tratti da percorrere sul terreno, ed è quindi consigliato indossare scarpe comode e portarsi dietro dell’acqua, soprattutto d’estate. Anche perché il parco non offre bar interni ed è quindi meglio avere tutto con sé, anche degli snack. È possibile scattare foto ovunque, ma è vietato salire sulle sculture.
Ricorda:
- Acquista i biglietti online, soprattutto nei mesi più affollati.
- Arriva presto o scegli il tramonto per un’atmosfera più suggestiva.
- Indossa scarpe comode: alcune zone hanno terreno irregolare.
- Porta acqua, il parco non dispone di punti ristoro interni.
Il parcheggio è disponibile esternamente ed è ben segnalato, mentre l’ingresso pedonale ha un breve tratto su una strada sterrata. Il parco è accessibile, ma ci sono delle aree che risultano più impegnative per chi ha difficoltà motorie, pertanto, è consigliato farsi accompagnare. Infine, ti suggeriamo di controllare periodicamente il sito ufficiale del parco, perché, a volte, avvengono aperture speciale durante alcuni periodi dell’anno, anche con apertura gratuita, un’iniziativa che richiama sempre moltissimi visitatori.






