L’immaginario estivo della Toscana è quasi sempre legato al suo litorale, alle spiagge ben organizzate della Versilia o alle scogliere dell’Argentario. Esiste però una Toscana differente, un territorio attraversato da fiumi e punteggiato di laghi che offrono un’alternativa di grande valore per chi cerca un posto per rinfrescarsi e contatto con la natura. Scegliere di fare un bagno in queste acque interne significa allontanarsi dai luoghi più affollati per scoprire un aspetto della regione più riservato, dove il paesaggio si mostra in forme a volte inaspettate.
Le possibilità sono davvero tante e distribuite su tutto il territorio, dai torrenti montani della Lunigiana dalle acque incredibilmente trasparenti, fino ai tranquilli bacini lacustri del Mugello o della Maremma. Questo approccio alla balneazione invita a un ritmo più lento, a un’esplorazione che unisce il piacere di una nuotata alla scoperta di ambienti naturali di pregio. Naturalmente, un’esperienza di questo tipo richiede attenzione e un profondo rispetto per l’ambiente che si visita, ma l’opportunità di immergersi in contesti così suggestivi ripaga con sensazioni difficili da dimenticare, rivelando un volto della regione meno noto ma non per questo meno affascinante.
La Lunigiana e la Garfagnana: acque limpide tra le montagne
Le province settentrionali di Massa-Carrara e Lucca, grazie alla vicinanza con le Alpi Apuane e l’Appennino, offrono alcuni dei luoghi di balneazione fluviale più belli della regione. In Lunigiana, una delle esperienze più intense si vive agli Stretti di Giaredo, vicino Pontremoli, dove il torrente Gordana ha scavato profondi canyon che si possono percorrere con un’escursione che mescola trekking e nuoto in pozze di acqua color smeraldo, tra alte pareti di roccia. Il percorso richiede una buona preparazione e scarpe adeguate, ma la sensazione di trovarsi in un ambiente così potente e antico è davvero unica.
Spostandosi in Versilia, nel comune di Seravezza, le Cascate di Malbacco sono un altro punto molto frequentato. I torrenti Serra e Vezza hanno eroso la roccia creando una sequenza di pozze e cascate con acqua gelida e cristallina, perfette per rinfrescarsi nelle giornate estive più torride. Data la sua popolarità, durante i fine settimana estivi tende ad essere piuttosto affollato. La conformazione delle rocce ha inoltre dato vita a dei veri e propri scivoli naturali che divertono adulti e bambini. Per chi invece desidera la tranquillità di un lago, la Garfagnana propone il Lago di Gramolazzo, un bacino circondato da boschi di castagni e con le imponenti vette delle Apuane a fare da cornice. Le sue sponde erbose sono attrezzate per la balneazione ed è possibile noleggiare pedalò o canoe, rendendolo una scelta molto indicata per le famiglie.
Dal Mugello al Casentino: punti di refrigerio vicino Firenze
Anche chi si trova nei pressi di Firenze può trovare ottime soluzioni per sfuggire al caldo estivo senza dover raggiungere la costa. Nel Mugello, il Lago di Bilancino è ormai una realtà consolidata per la ricreazione estiva. Nato come invaso artificiale per la gestione delle acque dell’Arno, è oggi un polo di grande richiamo, con acque monitorate e di eccellente qualità. Lungo le sue rive si trovano diverse aree attrezzate dove è possibile noleggiare ombrelloni e lettini, ma anche praticare sport acquatici come kayak, vela e windsurf, favorito quest’ultimo dall’esposizione del lago ai venti.
Muovendosi verso est, al confine con la Romagna, il fiume Santerno offre alcuni punti molto gradevoli vicino Firenzuola, come la zona della Cascata dei Rovigo, con le sue piccole cascate e piscine naturali dall’acqua pulita. Ancora più a est, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, scorre il fiume Corsalone: una delle sue zone di balneazione più note è quella chiamata “Le Bocce”, per via dei grandi sassi rotondi che l’acqua ha levigato nel tempo. In questo tratto il fiume forma ampie pozze di acqua limpida, comode da raggiungere e contornate da rocce piatte su cui è piacevole prendere il sole, una situazione ideale per una tranquilla giornata in famiglia.
Il Merse e la Farma nelle riserve naturali
La provincia di Siena, famosa per il suo paesaggio collinare, è attraversata da fiumi che offrono eccellenti possibilità per un bagno. Il più noto è probabilmente il fiume Merse, anche grazie alla vicinanza con le Terme di Petriolo. È interessante notare come a valle dello stabilimento le acque calde sulfuree si mescolino con quelle del fiume, creando zone con temperature piacevolmente tiepide.
Tuttavia, per chi preferisce un’esperienza del tutto naturale e gratuita, lo stesso Merse offre altri punti molto interessanti. Uno dei più frequentati è vicino a Brenna, dove il fiume disegna un’ampia ansa con una spiaggetta di ciottoli, una piccola diga che forma una cascata e un grande prato, il che lo rende un punto di ritrovo classico e molto amato soprattutto dalle famiglie della zona. Per chi invece cerca un’esperienza più solitaria e a contatto con una natura più integra, un’alternativa eccellente è il fiume Farma, un affluente del Merse che scorre all’interno di una riserva protetta. Considerato uno dei corsi d’acqua più puliti della Toscana, il Farma crea delle piscine naturali scavate nella roccia note come “i Canaloni”. Per raggiungerle è necessaria una breve camminata nel bosco, ma la trasparenza dell’acqua e la quiete assoluta del luogo sono la giusta ricompensa per la piccola fatica.
La Maremma: nuotare tra archeologia e vapori termali
Anche l’entroterra della Maremma, nella Toscana meridionale, riserva delle sorprese acquatiche di grande fascino. Il Lago dell’Accesa, vicino Massa Marittima, è un piccolo bacino di origine carsica con acque limpidissime, alimentate da sorgenti sotterranee. La sua grande particolarità è la stretta connessione con la storia: sulle sue rive sorgeva un insediamento etrusco e oggi è possibile visitare il parco archeologico adiacente. Fare un bagno qui significa quindi poter abbinare il relax a una visita culturale in un contesto di notevole tranquillità.
L’altra grande attrazione della Maremma sono le famosissime cascate di Saturnia, o Cascate del Gorello, un’area ad accesso libero e gratuito, alimentata dal flusso d’acqua termale sulfurea che sgorga perenne a 37,5 gradi. Questo flusso ha creato nel tempo scenografiche piscine calcaree naturali dove ci si può immergere per beneficiare delle proprietà dei minerali, e il caratteristico odore di zolfo accompagna l’esperienza, ricordando l’origine vulcanica di queste acque. L’esperienza di un bagno caldo all’aperto, magari in una giornata primaverile o autunnale, circondati dai vapori che si alzano verso il cielo, è qualcosa di veramente unico.
Raccomandazioni per un’esperienza sicura e consapevole
Affrontare una giornata in un fiume o in un lago richiede sempre un po’ di preparazione e un grande senso di responsabilità. È buona norma informarsi prima sulle condizioni del luogo e sulla portata dell’acqua, che può cambiare rapidamente. È poi fondamentale utilizzare calzature adeguate, come le scarpette da scoglio, per muoversi con sicurezza su fondali che possono essere irregolari o scivolosi, e prestare sempre attenzione alle correnti, verificando anche la presenza di eventuali divieti di balneazione segnalati in loco.
L’aspetto più importante, tuttavia, riguarda il rispetto per l’ambiente. Questo significa non abbandonare alcun tipo di rifiuto e, soprattutto, non utilizzare saponi o detergenti di alcun genere, poiché anche quelli definiti ecologici possono danneggiare il delicato ecosistema locale. Seguire questi semplici accorgimenti è essenziale per proteggere sé stessi e per garantire che questi splendidi luoghi naturali possano essere conservati e apprezzati anche in futuro.






