Nel paesaggio della Valdelsa, a metà strada tra le celebri Firenze e Siena, c’è un borgo che si riconosce subito per il suo colore particolare: Certaldo. La sua notorietà è legata a Giovanni Boccaccio, ma anche al suo incredibile centro storico medievale, che è la vera attrazione per chi lo visita. Il paese è diviso in due, con un centro moderno in pianura e il nucleo antico, Certaldo Alto, che domina da una collina ed è il luogo che permette di scoprire l’essenza del luogo.
Una volta arrivati in cima, si lascia indietro il caos per entrare in un ambiente diverso, dove l’impatto visivo è notevole. Le facciate delle case, le torri e persino i marciapiedi sono realizzati con il caratteristico mattone rosso, e questa coerenza architettonica è ciò che rende il borgo così affascinante. È un posto dove si può passeggiare con calma, apprezzando i dettagli di un’urbanistica che è rimasta quella di secoli fa.
Come arrivare nel cuore del borgo antico
Una volta giunti a Certaldo Basso, per salire al borgo antico ci sono due modi, entrambi molto suggestivi. L’opzione più comoda è senza dubbio la funicolare, che da Piazza Boccaccio compie un breve e piacevole viaggio di pochi minuti, lasciandovi direttamente all’interno delle mura. Per chi invece ama camminare e vuole assaporare l’arrivo passo dopo passo, è possibile percorrere le antiche e ripide vie della Costa Alberti o della Costa del Rivellino.
Qualunque sia la scelta, una volta attraversate le vecchie porte di accesso ci si sente subito in un altro mondo. La via principale, dedicata a Boccaccio, attraversa tutto il borgo ed è un susseguirsi di edifici storici in cotto rosso. La cosa che più colpisce è la tranquillità, dovuta all’assenza quasi totale di automobili. Questo silenzio permette di godersi ogni dettaglio, dal suono dei propri passi sulle pietre antiche agli scorci che si aprono tra i palazzi.
Sulle tracce di Giovanni Boccaccio
Una volta immersi in questa atmosfera, è quasi naturale andare alla ricerca delle tracce del suo cittadino più famoso. La presenza di Giovanni Boccaccio si avverte in tutto il borgo, ma ci sono due luoghi che non possono non essere visitati. Il primo è la sua casa, un edificio affacciato sulla via principale che oggi, dopo un’attenta ricostruzione in seguito ai danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, è diventato un museo e un punto di riferimento per gli studiosi di tutto il mondo.
All’interno si può visitare la biblioteca che raccoglie numerose edizioni delle opere dello scrittore e volumi di critica letteraria e, soprattutto, salire sulla torre. Da lassù la vista sui tetti rossi e sulla campagna circostante è magnifica, ed è facile immaginare che fosse lo stesso panorama ad ispirare lo scrittore. Poco più avanti, si incontra la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo: al centro della navata, una lastra sul pavimento indica il luogo della sepoltura del famoso poeta. La semplicità del luogo rende questo omaggio ancora più toccante e permette di percepire il profondo legame che univa Boccaccio alla sua Certaldo.
Palazzi e tesori d’arte da non perdere
In cima alla via principale del borgo si trova il Palazzo Pretorio, l’edificio che per secoli ha rappresentato il potere politico e giudiziario di Certaldo, la sua funzione storica è raccontata dalla facciata, completamente decorata dagli stemmi in terracotta invetriata lasciati dai Vicari che si sono succeduti al governo. Molti di questi simboli colorati furono creati dalla celebre bottega dei Della Rabbia: soffermarsi a guardarli è un modo suggestivo per farsi un’idea della lunga storia del paese, prima di proseguire la visita all’interno del palazzo, dove si possono visitare le sale storiche e le antiche prigioni.
Per completare il quadro dell’arte certaldese, vale la pena visitare anche il vicino Museo di Arte Sacra. Ospitato in un ex convento, raccoglie una pregevole collezione di dipinti e sculture che provengono dalle chiese dei dintorni, offrendo uno spaccato interessante della produzione artistica locale attraverso i secoli.
La vita del borgo, tra feste e sapori
Una visita a Certaldo non sarebbe completa senza assaporare un po’ della sua vita presente, che è vivace quanto la sua storia. Se capitate a luglio, non potete perdervi Mercantia, un famoso festival internazionale che trasforma le strade del borgo in uno straordinario teatro, con spettacoli di artisti, musicisti e artigiani che creano un’atmosfera davvero coinvolgente.
Ma l’identità locale passa anche attraverso la tavola, infatti, Certaldo è la patria di una speciale cipolla rossa, dal sapore dolce e rinomata fin dai tempi di Boccaccio, che la cita nel Decameron. Oggi questo prodotto è un simbolo gastronomico tutelato da Slow Food e l’ingrediente base di tanti piatti deliziosi. Assaggiare una zuppa di cipolle o una delle specialità locali durante la sagra autunnale Boccaccesca è il modo migliore per portare con sé un ricordo completo e saporito di questo splendido angolo di Toscana.