Nella prima domenica di ottobre sulle dolci strade collinari che si snodano tra vigneti, boschi, borghi, ville e case coloniche tipicamente toscane, incontrete i mitici ciclisti dell’Eroica, la manifestazione cicloturistica percorsa con biciclette d’epoca su alcune strade della zona del Chianti senese, della Valdarbia e della Valdorcia, anche bianche (per maggiori informazioni http://www.eroicafan.it/index.php?lang=it). Devo dire che la presenza sul cammino di questi coraggiosi, che percorrono decine di chilometri con tanta fatica ed altrettanta passione alla riscoperta delle origini eroiche, appunto, del ciclismo, dà un tocco tipico in più a questo bellissimo itinerario.
Una volta raggiunta Castelnuovo Berardenga, si possono visitare il grazioso centro storico, la Villa Chigi Saracini con i suoi romantici giardini ed il Museo del Paesaggio (http://www.museisenesi.org/media/museo-del-paesaggio), che si propone di favorire la consapevolezza critica di un territorio prestigioso quale questo, posto alle estreme propaggini meridionali del Chianti ed in prossimità delle stupende Crete Senesi .
Si può poi proseguire verso il bellissimo borgo medievale di San Gusmé, continuare verso il Castello di Brolio, nel territorio di Gaiole in Chianti e, oltrepassatolo, procedere sulla Statale 408 in direzione di Siena. In località Casavecchia, prendendo la strada bianca che porta a Pianella, si rientra nel Comune di Castelnuovo e si arriva nella frazione di Pievasciata che negli ultimi anni, grazie a sinergie tra pubblico e privato, mira a valorizzarsi come borgo d’arte contemporanea.
Qui, oltre a delle curiose installazioni posizionate all’interno del contesto paesaggistico già di per sé un’opera d’arte riconosciuta in tutto il mondo, si trova il Parco Sculture del Chianti, mostra permanente di installazioni e sculture contemporanee integrate in un magico bosco di querce e lecci che richiama ogni anno tantissimi visitatori (http://www.chiantisculpturepark.it/it-index.htm). Ripartiti da Pievasciata, si continua per Pianella e poi si seguono le indicazioni per Castelnuovo, per tornare così alla “base” e magari concedersi un buon bicchiere di Chianti Classico.
L’itinerario può essere ovviamente coperto in macchina, oppure in moto, in vespa o, perché no, anche in bicicletta, per provare il brivido (e la grande fatica!!) di essere un po’ eroi.
Mappa dell’itinerario
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