Nelle Terre Nuove Fiorentine: il borgo di Scarperia nel Mugello

Quando nel Tardo Medioevo Firenze era una delle città più floride dell’intera Europa, il governo comunale controllato dai mercanti decise di fondare cinque “terre nuove” per riorganizzare una parte delle sue campagne e utilizzare in modo più agevole le risorse e le strutture del contado a suo favore. Noi abbiamo visitato quella di Scarperia, un bellissimo borgo del Mugello.

Le terre nuove fondate dal libero Comune fiorentino tra la fine del 1200 e la prima metà del 1300 si concentrarono sul territorio del Valdarno, con la creazione di San Giovanni, Castelfranco e Terranuova (oggi Terranuova Bracciolini), e su quello del Mugello, dove vennero fondate Firenzuola e Scarperia. Entrambe queste zone del contado fiorentino erano vicinissime alla città, ma ancora sotto il controllo di potenti feudatari che tentavano un’ultima resistenza all’espansione del Comune dominante e del nuovo sistema borghese. Per questo Firenze volle che questi territori venissero riorganizzati intorno a delle città nuove che, come degli avamposti, fossero a loro volta ad essa collegate.

Durante la nostra visita in Mugello poco prima di Natale abbiamo deciso di visitare una di queste terre nuove andando a fare una bella passeggiata a Scarperia,  fondata nel 1306 con il nome di Castel San Barnaba per contrastare lo strapotere feudale degli Ubaldini. Prese il nome di Scarperia probabilmente per il luogo dove sorse, caratterizzato da una ripida scarpata. Per dare prestigio e popolare la terra nuova, gli abitanti di numerose comunità e castelli limitrofi vennero attirati con la garanzia dell’esenzione da ogni tassa imposta da Firenze per dieci anni.

Da un punto di vista urbanistico la terra nuova era circondata da mura tranne che nel lato prospicente la scarpata, e attraversata in senso longitudinale dalla via Imolese, su cui si aprivano le due porte, Fiorentina a sud e Bolognese, a nord. Altre vie parallele, unite ad una serie di vie traverse ortogonali, formavano all’interno una sorta di scacchiera avente al centro una piazza con il Palazzo dei Vicari, residenza del rappresentante della Repubblica Fiorentina.

Palazzo dei Vicari

Queste caratteristiche si ritrovano ancora oggi ed il bel palazzo continua ad essere il cuore del borgo. L’impronta fiorentina è chiara, non solo nello stemma della città che è lo stesso di quello di Firenze (giglio rosso in campo bianco), ma anche negli elementi architettonici del palazzo che, costruito in diverse fasi e restaurato a seguito di vari terremoti che hanno colpito la zona, ha finito per ricordare molto il Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze.

La facciata del Palazzo dei Vicari è ornata da numerosi stemmi, dato che ogni Vicario era obbligato a lasciare l’emblema della propria casata. Particolarmente interessanti quelli in terracotta invetriata di provenienza dalle botteghe dei Della Robbia e di Benedetto Buglioni. Nel corso della visita al Palazzo si possono ammirare una “Madonna con Bambino e Santi”, della scuola del Ghirlandaio e il meccanismo dell’orologio alloggiato nella torre del Palazzo, che risulterebbe eseguito da Filippo Brunelleschi. Inoltre un’ala è dedicata al Museo dei Ferri Taglienti.

Cortile interno del Palazzo dei Vicari

Infatti Scarperia è dalla sua fondazione un centro importantissimo di produzione artigianale dei coltelli e di altri strumenti taglienti come le forbici o le cesoie, ma anche di armi come pugnali e lance. Il Museo è articolato proprio intorno alla cultura e alla produzione dei coltelli, alla vita e al lavoro delle famiglie dei coltellinai scarperiesi,  attraverso immagini e ricostruzioni dell’ambiente di lavoro, dell’ organizzazione sociale e familiare, del controverso rapporto tra la professionalità artigiana e il mondo agricolo. Palazzo dei Vicari e il Museo dei ferri taglienti sono aperti dal 1 Ottobre al 31 Maggio il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13, e il sabato e i festivi anche dalle 15 alle 18:30; dal 1 Giugno al 30 Settembre dal mercoledì alla domenica  dalle 10 alle 13 e dalle 15:30 alle 19:30; ingresso € 4,00, persone over 65 e studenti sotto i  25 anni € 3,00, bambini dai 7 ai 14 anni € 2,00, gratis per bambini sotto i 6 anni, guide e accompagnatori turistici, giornalisti e persone con disabilità. 

La Chiesa della Propositura vista da Palazzo dei Vicari

Aldilà della Piazza, si possono ammirare la Chiesa della Propositura e l’Oratorio della Madonna di Piazza, risalente al 1320 circa, dove si svolgeva la solenne cerimonia di insediamento dei Vicari. Al centro di esso si trova un tabernacolo tardogotico con colonne a torciglione del 1490 circa, che custodisce la Madonna di Piazza di Jacopo del Casentino, ritrovata, secondo la tradizione, nel pozzo della piazza.

Infine, a pochissimi chilometri da Scarperia, è possibile visitare il piccolo borgo di S.Agata, posizionato su una delle più importanti vie di comunicazione del Medioevo, che collegava Firenze con Bologna, e dominato da una Pieve romanica che è l’edificio sacro più importante del Mugello, eretto prima dell’anno 1000.

Sulla strada per Sant’Agata

Una domenica piacevolissima, una terra, quella del Mugello, molto bella e ricca di arte, cultura e natura, dove torneremo presto alla scoperta di altri borghi, scorci e sapori.

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