Una domenica di Carnevale a Foiano

Ne ho parlato qui sul blog consigliandolo caldamente e anche quest’anno non ho potuto mancare all’appuntamento con il  Carnevale di Foiano della Chiana (AR). Insieme a marito, cognati e alle tre nipotine, tutti travestiti da rockstar nelle nostre personali interpretazioni dei Kiss, di Robert Smith dei Cure e di Amy degli Evanescence, siamo partiti per il borgo della Vadichiana che ospita il carnevale più antico d’Italia, giunto ormai alla sua 474esima edizione.

Abbiamo parcheggiato le macchine negli appositi parcheggi per il Carnevale e, dopo aver fatto due passi a piedi, siamo arrivati a uno dei “varchi” di ingresso, abbiamo pagato il biglietto (8€ per gli adulti, gratisi per i bambini sotto i 12 anni) e siamo entrati nel centro storico di Foiano.

Appena arrivati nella piazza centrale, abbiamo subito assistito alla sfilata dei quattro carri degli altrettanti cantieri in gara: i Nottambuli, i Rustici, gli Azzurri e Bombolo. Questi sono i nomi di origine popolare di ognuna delle fazioni, che anche in questa edizione hanno realizzato delle spettacolari, enormi e  coloratissime opere di cartapesta. La sfilata dei quattro carri è accompagnata dalla musica e dalle esibizioni dei figuranti che li precedono. C’erano molte persone, ma non la ressa, quindi abbiamo potuto vedere bene la sfilata, senza essere costretti in un angolo dalla folla.  Ecco alcune foto e una breve descrizione di ognuno di essi (tratta dal sito ufficiale del carnevale):

Bombolo: il “Quinto elemento”, ovvero la natura, è l’unica via per regolarizzare il mondo attraverso l’intervento, talvolta disastroso, di acqua, aria, terra e fuoco. Questo servirà a far rinascere tutto dalle ceneri, come l’Araba Fenice.

Nottambuli: “Res Novae”, un’allegoria artistica che rappresenta gli elementi della quotidianità attuale: inquietudine, inganno, rassegnazione, tristezza. Una figura per ognuna di queste emozioni che potranno essere risolte solo grazie a un concetto di “rivoluzione” morale.

Azzurri: “La Grande Bufala”, un nome e un programma che mette in scena una parodia della globalizzazione che ha portato il mondo a dividersi tra angeli e demoni. La bufala, al centro dell’opera, non è altro che la rappresentazione dell’operato del mondo della politica e dell’economia internazionale. Il mondo dei “normali” è invece rappresentato da Pulcinella che grazie alla sua maschera può ironizzare su tutti gli accadimenti quotidiani.

Rustici: “La luce oltre la palude”. La palude rappresenta la fangosità dell’attuale situazione sociopolitica italiana, ma alla fine di questa c’è una speranza. Riuscirà questa speranza ad attraversare questa palude infestata da fiere e mostri?

Le foto esprimono molto, ma esserci è veramente tutta un’altra cosa! Ci sono ancora due domeniche per farlo,  il 17 febbraio e poi il 3 marzo, quando sarà proclamato il carro vincitore. Essere lì, nelle piccole viuzze del borgo medievale che vengono dominate dagli enormi carri di cartapesta  e  invase dalla musica, dai balli e dal divertimento, dà tanta allegria e spensieratezza, e non solo ai bimbi! Tante erano infatti  le persone adulte mascherate…Se c’eravate e avete visto un gruppo di rocchettari e mini-rocchettari be’..sì..eravamo noi!

Divertitevi e Buon Carnevale a tutti!!!

Print Friendly, PDF & Email
Booking.com