Anghiari, il gioiello della Valtiberina

Il borgo medievale di Anghiari sembra uscire da una cartolina quando spunta, armonioso, davanti a chi lo guarda: dall’alto del promontorio dove sorge, domina la Valtiberina con le sue case e i suoi palazzi in pietra circondati dalle potenti mura duecentesche. Ci siamo stati in occasione della Mostra mercato dell’Artigianato della Valtiberina, quando i suoi vicoli, le sue piazzette e le stradine sono state attraversate da moltissimi visitatori che, come noi, hanno passeggiato tra le botteghe d’arte permanenti e temporanee che esponevano i loro prodotti. Anche senza bisogno di un evento specifico come quello a cui abbiamo partecipato, una visita ad Anghiari è senza dubbio meritevole: il suo centro storico – conservato perfettamente –  ha un fascino tutto particolare, i suoi vicoli e le sue viuzze offrono molti scorci caratteristici. Non a caso è stato dichiarato uno dei borghi più belli d’Italia.

Anghiari è nota ai più per la famosa battaglia che si svolse nella piana sottostante il borgo nel 1440, tra le truppe fiorentine e papali da una parte, e quelle milanesi dall’altra. Più che per l’avvenimento in sé, l’episodio bellico è ricordato per l’affresco commemorativo dipinto da Leonardo da Vinci in Palazzo Vecchio a Firenze, che andò perduto a causa di qualche problemino nel suo essiccamento ma di cui ci sono giunte le copie dai cartoni preparatori originali fatte da molti maestri, fra i quali il più celebre è Rubens. In effetti la piana della battaglia è veramente ampia e si può vedere bene dal percorso lungo le mura del borgo. Ad essa è anche dedicato il Museo delle Memorie e del Paesaggio nella Terra di Anghiari ospitato al Palazzo della Battaglia, in Piazza Mameli, nel delizioso centro. Aperto tutti i giorni, 1 Aprile – 1 Novembre 9:30-13:00/14:30-18:30, 2 Novembre-31 marzo 9:30-13:00/14:30/17:30. Chiuso il 25 Dicembre. Biglietto 3 €, ridotto 2,50 €, gratuito per i ragazzi sotto i 14 anni.

Di fronte al Palazzo della Battaglia, lo storico Palazzo Taglieschi che unisce allo stile rinascimentale in anche  case-torri medioevali preesistenti, mostra  dipinti, sculture lignee di scuola toscana e umbra ed oggetti quali macine in pietra per il grano, le olive e per la preparazione dei colori, antiche campane, chiavistelli quattrocenteschi (tra questi il famoso Catorcio di Anghiari). Tra le opere di maggior rilievo  la Natività e Santi di Andrea della Robbia e la splendida scultura lignea policroma raffigurante la Vergine, capolavoro di Jacopo della Quercia. Aperto nei giorni feriali 9:00-18:00, chiuso il lunedì.

Passeggiare tra le stradine, curiosare tra le botteghe antiquarie, quelle di arti e mestieri e di artigianato artistico di cui è ricco il centro, fermarsi un uno dei negozietti di alimentari dove si possono trovare le specialità della Valtiberina tra cui i bringoli – i tipici spaghettoni a base di acqua e farina di grano fatti a mano– , il pane e i formaggi, è il modo migliore per godere dell’atmosfera di questo gioiello medievale tra i Tevere e l’Arno, nella zona più orientale della Toscana che è la Valtiberina.

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